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Un'altra recensione di Senjutsu scritta da Bravewords: "Momenti di grandezza e frustrazione"

Aggiornamento: 16 ago 2021



Il famoso sito Bravewords ha avuto l'occasione di ascoltare il nuovo album degli Iron Maiden in anteprima per scrivere una recensione. Ecco la traduzione:


"E' sempre un evento quando della nuova musica degli Iron Maiden è all'orizzonte. Sono dei giganti del Metal, è bello vedere come la loro mascotte Eddie sarà raffigurata, ma ancora più importante è il suono che gli speakers emaneranno dopo che avremo messo su la puntina. Dal ritorno di Bruce Dickinson più di 20 anni fa, i mitici Maiden hanno sfornato dischi che mischiano lunghe tracce con potenti e solidi pezzi più classici, e ciò non cambia su Senjutsu.

Il bassiste Steve Harris alza la posta in gioco con tre canzoni epiche per chiudere il disco, ognuna più lunga di 10 minuti! Eddie prende la forma di un samurai e mentre la sua lama è affilata e i suoi colpi precisi, alcuni dei suoi fendenti sono troppo tempestosi e hanno bisogno di migliorare.


Prima di arrivare alla conclusione tutto si basa sull'inizio, e la title track di 8 minuti inizia sottotono. Un ritmo militare è al centro dell'attenzione durante questa marcia da battaglia, senza alcuna deviazione - sembra quasi Industrial Metal. Dickinson continua con una forte prestazione vocale, ma tutto sommato non è una opener che dà tanta energia. Gli Inglesi partono forte con il seguito STRATEGO, un pezzo cannone di 5 minuti che ha tutte le caratteristiche dei Maiden classici, ritornelli pieni, ritmo galoppante e un brillante lavoro di chitarre fatto dal trio Adrian Smith, Dave Murray e Janick Gers. Questo è materiale da singolo, e non sarei sorpreso nel scoprire che ne è stato fatto un video. Il primi singolo, THE WRITING ON THE WALL occupa la terza posizione dell'album e le atmosfere western e folk sono uniche per la band, dimostrando il fatto che sono in grado di creare nuovi giochetti e, nonostante il ritornello un po' banale, è una bella traccia. LOST IN A LOST WORLD è un altro pezzo differente che sarebbe stato benissimo nell'era Blaze, specialmente su X Factor; Dickinson ha un approccio suggestivo con la linea vocale prima che un effetto vocale da fantasma prenda il sopravvento. La canzone diventa un mid-tempo con un grandioso ritornello e alcune melodie molto vintage create dai talentuosi chitarristi.


Arrotondando, il disco 1 è la fetta più piccola di musica. DAYS OF FUTURE PAST è un altro classico pezzo rock che sarebbe perfetto in Brave New World. Smith e Dickinson sono al loro meglio qui, e dal vivo dovrebbe suonare benissimo. THE TIME MACHINE contiene passaggi molto progressive e il ritornello più melodico e mozzafiato dell'intero album. Parlando del testo, mi ricorda i Rush con un Dickinson in versione cantastorie, ed è uno dei migliori pezzi dal suo ritorno.


Il disco 2 è dove troviamo la grandezza e la frustrazione. La traccia da 7 minuti DARKEST HOUR ha come tema la guerra, fa venire i brividi e mi ricorda A Matter of Life and Death. Non utilizza un approccio classico in termini di struttura; è più una ballad con Bruce che porta avanti il tutto. E' una canzone da ascoltare più volte, e potrebbe non farvi impazzire la prima volta. L'inizio dello show è DEATH OF THE CELTS. 10 minuti di Iron Maiden al loro meglio, melodia principale fantastica, da maestri, assoli memorabili e Dickinson accompagna con linee vocali incitative mentre narra della caduta dei Celti. Ha un inizio, una metà e una fine ben definite, e non sembra una lunga canzone. Se Senjutsu fosse finito qui sarebbe stato molto soddisfacente, ma Steve Harris non ha ancora terminato con i suoi lunghi pezzi. THE PARCHMENT liricamente ha dei temi egizi che mi ricordano Powerslave e Harris fa il suo solito - intro calmo che poi esplode - e nonostante ci sia un forte ritornello, va soltanto avanti, e avanti, e avanti. Il tempo accelera nell'ultima metà della traccia con una incredibile sezioni di assoli, ma tutto sommato non c'è motivo per cui questa canzone non possa durare 7 o 8 minuti.


La conclusiva HELL ON EARTH ha una struttura simile, con l'eccezione che qui Harris ci regala una delle sue migliori melodie - una che vi rimarrà in testa per giorni. Il problema è che il pezzo continua, e continua. Sarebbe stato carino se il produttore Kevin Shirley o qualcun altro avesse preso posizione e detto al vecchio Steve di accorciare un po'.


Senjutsu è un altro ambizioso pezzo di musica delle leggende heavy metal. Se non siete fans degli album fatti dal rientro di Bruce non lo diventerete, ma se avete amato quello che la band sta facendo amerete anche questo. Ci sono momenti di pura grandezza in stile Maiden e alcuni di frustrazione, ovunque doveva esserci un po' di tagli. Tutto sommato, è una solida aggiunta al catalogo dei Maiden, e sentire queste canzoni dal vivo (chissà quando) sarà fantastico!




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