Bruce Dickinson sull'uso dei telefoni durante i concerti: "Voglio esibirmi davanti ad un pubblico di persone, non un branco di sfigati con Android"
- Frank Travagli
- 21 set
- Tempo di lettura: 2 min

In una recente intervista nel podcast Appetite for Distortion, Bruce Dickinson è tornato a parlare di come i telefoni stiano rovinando l'esperienza dei live, non solo al pubblico dei concerti ma anche agli artisti stessi:
Guarda, per tanti versi vorrei che la fotocamera su quegli affari non fosse mai stata inventata. Ma è stata inventata. Ora è una specie di infestazione, è così che la descriverei. È come una terribile malattia, che spinge le persone a sentire il bisogno di guardare il mondo attraverso questo stupido piccolo dispositivo. Ed è come un fallimento dell’umanità, fondamentalmente. Stai cedendo completamente i tuoi sensi a questo piccolo fascista che tieni in mano. E mettilo giù, mettilo in tasca e guardati intorno. Guarda le persone, guarda la gioia, guarda la band, senti l’emozione, senti la musica. Quello che fa un telefono è tagliare via tutto questo. E quindi mi sento triste. Mi sento anche incazzato, perché come artista, è come se volessi esibirmi davanti a un pubblico di persone che diano un qualche riscontro emotivo — non davanti a un branco di, tipo, sfigati con Android.
Parlando della richiesta degli Iron Maiden di non utilizzare in maniera spropositata il proprio telefono, ha detto:
"Le persone che sono veri fan della musica, penso che capiscano, e credo che stiano anche migliorando da questo punto di vista. Capiscono cosa sta succedendo. Sono andato a vedere lo show dei Ghost ed era uno spettacolo no-phone, quindi tutti i telefoni erano nei sacchetti. Oh mio Dio - la differenza. È stata sbalorditiva. L’atmosfera - era tipo: “Wow.” Cioè, davvero, davvero evidente. Perfino il modo in cui le persone si comportavano tra loro, interagivano tra loro - non guardando la band, ma semplicemente essendo civili l’uno con l’altro, parlando tra loro - era diverso. Altri gruppi, come i Tool, hanno adottato un approccio simile a quello degli Iron Maiden, chiedendo ai fan di non usare i telefoni fino all’ultima canzone del loro set."